In memoria di Paolo Bonaldi

In memoria di Paolo Bonaldi

Ciao Paolo,

ci ha fatto un grande dolore la notizia della tua scomparsa, te ne sei andato in silenzio, come sempre, senza tanto scalpore. L’ultima volta che ci siamo visti, qualche anno fa, già non stavi molto bene ma il tuo sguardo era sempre sereno e continuavi comunque a guardare avanti come facevi sempre quando ci siamo conosciuti.

Furono quelle che si chiamano le fortunate coincidenze della vita a farci incontrare, ormai molti anni fa. All’inizio fu per lavoro ma presto, la nostra, divenne una grande amicizia.

Abbiamo condiviso un bel periodo della nostra vita, assieme abbiamo fatto diverse cose, altre abbiamo solo sognato di farle, durante il nostro andirivieni tra Bolzano e Venezia a metà degli anni ‘80.

Fu in uno uno di questi sogni che fantasticammo attorno all’idea di una scuola di cinema. E sono state di nuovo delle fortunate coincidenze che hanno permesso l’avverarsi di quel sogno. Era il sei ottobre del 1987 quando, assieme ad altri amici, fu costituita la cooperativa ZeLIG, della quale tu sei stato il primo presidente. Allora si chiamava scuola di cinema, televisione e computergrafica e nessuno si sarebbe mai immaginato che sarebbe diventata la ZeLIG di oggi, una realtà conosciuta in tutto il mondo, a sua volta sogno di molti ragazzi e ragazze quale opportunità per far diventare la propria passione una professione.

Dopo l’avvio della ZeLIG tu ritornasti al tuo mondo, il teatro, senza però abbandonare mai l’interesse e la grande curiosità, che ti ha sempre caratterizzato, di esplorare ambienti e linguaggi diversi. Sono tante le cose che ci lasci, alcune più conosciute, altre meno. E’ per questo che mi sembra importante ricordare che tra tutte queste cose c’è anche la ZeLIG, nata da quel sogno, in una calda serata d’estate nella tua casa a Venezia di tanti anni fa.

Ciao Paolo e grazie, anche a nome di tutta la ZeLIG, dei suoi soci, dei suoi collaboratori e di tutti gli studenti che l’hanno frequentata in questi anni .

Buon viaggio amico mio.

Lorenzo Paccagnella

BA
CK