FUORITEMPO

    • Regia: Matilde Ramini
    • Fotografia: Lorenzo Covi
    • Montaggio: Alessandra Bassi
    • Fonico: Alessandra Bassi, Matilde Ramini

     

  • Länge: 45'
  • Herstellungsjahr: 2022

Attraverso i materiali d’archivio e l'incontro con una generazione diversa dalla sua, la regista compie un viaggio alla scoperta della biografia di Sante Notarnicola, poeta comunista e rapinatore di banche. 

NOTE DI REGIA

Quando qualcuno muore lascia un calco in chi rimane, come se chi rimane fosse fatto di gesso e non potesse fare altrimenti che mantenere quella forma, in negativo. Conoscere i cari di Sante Notarnicola è stato un ampliamento di questa tesi: anche gli ideali lasciano un segno profondo. Nell’essere calco, la stanza in cui il gruppo si ritrova è tanto piccola quanto solida. La spettacolarità di un gesto estremo come la rapina a mano armata si sgretola ricostruendo le condizioni e gli orizzonti di senso che l’hanno determinata. La violenza del gesto non sparisce, si inscrive piuttosto in una storia di vita. E’ una storia che lascia intravedere quello che c’è stato dall’altra parte, al di là di una decisione irreversibile e, come sua conseguenza, oltre le mura di un carcere. In antitesi rispetto al “cambiare tutto” e a ciò che questo può comunemente significare, le spinte trainanti del film sono la conservazione e la trasmissione. E’ un film che nasce dalla necessità di radicamento, che solo apparentemente si oppone a quella di viaggiare. La caratteristica del mito è di essere lontano, nel passato, ma è nel presente che viene vissuto. Come regista mi sono avventurata in una storia a me vicina e lontana al tempo stesso. L’essere fuoritempo è la mia condizione di partenza, causa scatenante della mia necessità di tornare sulle cose, anche quelle non vissute. L’essere fuoritempo di Sante è invece l’espressione di un bisogno molto presente, anche nel suo essere ormai archivio. 

BA
CK