Think-Film Impact Production
Danielle è responsabile della strategia di impatto globale e ha gestito con successo campagne di sostegno per numerosi documentari e lungometraggi premiati. Attualmente è impegnata nei seguenti ruoli: produttore associato per "The Cave" del regista candidato all'Oscar e vincitore di un Emmy, Feras Fayyad (gli "Ultimi uomini di Aleppo"), prodotto da Danish Documentary e National Geographic; produttore esecutivo per il prossimo lungometraggio di Bruce Beresford, vincitore di 8 premi Oscar, su "Erich Wolfgang Korngold", candidato all'Oscar e all'Emmy per "My Enemy, My Brother", diretto da Ann Shin; co-produttore di "iHUMAN" diretto da Tonje Hessen Schei; membro del comitato consultivo per il prossimo lungometraggio del regista Dan Reed (Leaving Neverland) in fase di sviluppo; produttore associato della pluripremiata docufiction "La Soledad" diretta da Jorge Thielen Armand, e molti altri.
La sua visione e il suo lavoro hanno portato ad azioni che hanno cambiato il mondo e hanno fornito spunti per un maggiore impatto sociale tra i decisori di più alto livello delle arene socio-politiche e aziendali. Tra le azioni d'impatto più significative figurano: l'eliminazione di un solvente tossico mortale dalle catene di approvvigionamento globali, la facilitazione all'accesso ai farmaci in Venezuela, la richiesta di un trattato vincolante su imprese e diritti umani alle Nazioni Unite e il riconoscimento della difficile situazione delle donne yazidi, grazie al riconoscimento del Premio Nobel per la pace Nadia Murad nell'UE e a livello globale.
Ha una notevole esperienza in ambito politico, sociale e non governativo; ha fatto parte del gabinetto del Presidente Martin Schulz al Parlamento europeo. La mission di Think-Film Impact Production è sviluppare campagne strategiche per distribuire e creare consapevolezza sociale e politica che abbia un impatto duraturo che vada oltre le sale di proiezione e i cinema. Danielle considera i suoi film come documenti politici visivi che non solo fanno affermazioni razionali e basate sui fatti, ma promuovono anche narrazioni emotive e durature.