"La gente pensa che uno poiché ha una cappella finisca molto in alto in Paradiso. A me non interessa. Per salire in alto bisogna soffrire molto sulla Terra. Una vita felice sulla Terra vale più di un posto in Cielo. Soffrire è la cosa che odio di piu. Io non sono un uomo vittima!" ...dice Oswald e carica il suo amato "amico di casa", il grammofono, e canta la Canzone dell'inadeguatezza degli sforzi umani. Di cosa ha bisogno l'uomo per vivere una vita felice sulla terra? Benché non possieda un metro di terra, Oswald Mur ha realizzato il suo grande sogno e, 10 anni fa, ha costruito la sua propria cappella, decorandola tutta con statue, quadri e ornamenti da lui realizzati. Allo stesso tempo Oswald adora la musica e in particolare "L'opera da tre soldi". Il profondo male che trapela dall'opera per Oswald non è in contraddizione con il sublime atto del suonare le campane. Senza curarsi delle convenzioni sociali si è creato il proprio mondo vivendo al confine con quello esterno. Il film ci porta all'interno di un piccolo universo, in cui le cose sono fatte con più amore e l'(in-)fallibilità dell'essere umano è amorevolmente presa in giro.