Due fratelli, un padre esuberante dalla forte personalità, una madre invisibile, ma perennemente presente nella sua assenza. Una famiglia contadina in una valle alpina che vive di frutticultura e viticultura dove tutti parlano un dialetto greve quanto lo sono i modi di fare. Gim ha 19 anni: da tempo ha scoperto faticosamente di essere omosessuale. Sa che questa realtà si scontra con i valori e le convinzioni più diffuse nel suo mondo. Decide, fra infinite titubanze, di affrontare le critiche aggressive del padre e di imporgli la propria condizione anche se consapevole di farlo soffrire. A sostenerlo è il fratello maggiore Alex che cerca di spronarlo a non piangersi addosso, ad accettarsi com’è e allo stesso tempo sa di dover portare avanti le trazioni del padre. Al di là delle del suo atteggiamento aggressivamente sicuro, Alex si sente responsabile con se stesso e con il padre per la fragilità del fratello e per l’infelicità distruttiva che attraversa la loro vita insieme. Sapranno continuare a vivere insieme accettandosi per quello che ognuno di loro è, nel bene e nel male?